Il disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile è caratterizzato dalla
presenza di almeno 3 delle seguenti condizioni problematiche (per un periodo di almeno 6 mesi):
- riduzione o perdita di interesse per l’attività sessuale;
- riduzione o perdita di fantasie o pensieri sessuali;
- riduzione o perdita di iniziativa sessuale o rifiuto degli approcci sessuali del partner;
- riduzione o perdita di piacere durante tutti o quasi tutti i rapporti sessuali;
- riduzione o perdita di desiderio/eccitazione in risposta a possibili stimoli sessuali;
- riduzione o perdita di sensazioni genitali e non genitali durante tutti o quasi tutti i rapporti
sessuali.
In base al momento dell’esordio e alle circostanze in cui si verifica, il disturbo può essere definito
come:
- permanente: se la mancanza del desiderio/eccitazione è stata presente per tutta la vita
sessuale della persona; - acquisito: se le difficoltà sono insorte dopo un periodo di funzionamento sessuale
soddisfacente; - situazionale: se si verifica esclusivamente in presenza di specifici partner o situazioni;
- generalizzato: se è presente in ogni circostanza;
Nelle donne con tale disturbo, i sintomi sono accompagnati da un marcato disagio conseguente alla
mancanza di desiderio/eccitazione o alla compromissione del benessere della persona. Molto spesso
inoltre il disturbo è associato a dolore durante il rapporto, a difficoltà nel raggiungimento
dell’orgasmo e a una scarsa frequenza dell’attività sessuale.
Alcune possibili cause del disturbo possono riguardare problemi sessuali con il partner, difficoltà
relazionali come ad esempio scarsa comunicazione di coppia o diverso desiderio sessuale, fattori
stressanti (lutti, difficoltà lavorative, ecc.), educazione familiare e/o religiosa rigida che può
influenzare convinzioni e atteggiamenti rispetto alla sessualità, preoccupazione per il proprio
invecchiamento.
La terapia cognitivo comportamentale prevede diverse tecniche per il trattamento del disturbo,
tra cui training di fantasie e di abilità sessuali, esercizi di Kegel, ristrutturazione cognitiva ed
esposizione per affrontare fobie o inibizioni sessuali che mantengono il disturbo, esercizi di
focalizzazione sensoriale, e tecniche volte a migliorare la comunicazione di coppia e aumentarne
l’intimità.